Giacomo Balla - La vita di un grande maestro futurista

Giacomo Balla - La vita di un grande maestro futurista Alessandro Quinti


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Giacomo Balla - La vita di un grande maestro futurista





C'è una galleria, una piccola galleria d'arte - Futurism & co -, sita nel centro di Roma, nel cuore della Capitale, a pochi passi da Piazza di Spagna, che dal 2017, anno della sua inaugurazione, propone mostre dedicate ai più illustri esponenti del movimento Futurista, fondato, com'è noto, da Filippo Tommaso Marinetti. Il 18 maggio 2020, dopo il lockdown intercorso, questo particolare spazio espositivo ha riaperto i battenti, con tutte le necessarie precauzioni del caso, e per settembre fervono i preparativi in vista di una interessante esposizione monografica su Giacomo Balla (1871-1958). Evento atteso con crescente interesse e curiosità.Inoltre due anni fa, qualcuno lo ricorderà, si è celebrato il sessantennale della scomparsa del maestro futurista, ed è ancora fresco il ricordo dello splendido omaggio resogli nel 2017 dalla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dal titolo "Giacomo Balla. Un'onda di luce"; esposizione che ha proposto, per la prima volta insieme, le opere provenienti da due donazioni elargite dalle figlie di Giacomo Balla - Elica e Luce - durante il Novecento. Una grande mostra che ha offerto una rilettura efficace dell'intero percorso creativo di Balla, sempre teso verso la sperimentazione, nel quale è possibile individuare come fil rouge il valore della luce quale linfa vitale dell'immagine. Da qui anche la scelta evocativa del titolo, che ha preso spunto dal dipinto in mostra, "Un'onda di luce", datato 1943.Un excursus espositivo che, vale la pena ricordarlo, è partito dalla fase pioneristica del primo decennio del XX secolo, quando Balla individua nel divisionismo e nella fotografia il linguaggio del moderno, attraversando poi le ricerche sulle dinamiche del movimento e della velocità, per passare agli studi per motivi decorativi e per le arti applicate, arrivando infine alla lunga stagione di adesione ad un suo personalissimo realismo, e di ritorno ai temi a lui cari del paesaggio romano, del ritratto e degli affetti familiari. Ripercorriamo allora insieme le fasi salienti della sua vita. Egli, nato a Torino il 18 luglio del 1871, dopo aver frequentato l'Accademia Albertina delle Belle Arti, si trasferisce a Roma nel 1895...

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João gregorio
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10/01/2021 06:08:54

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